martedì 23 dicembre 2014

ULTIMA LEZIONE DEL 2014...

Carissimi
sabato 20 abbiamo brindato e ci siamo augurati buone feste, pensando anche ali assenti: Michela, Carlo, Emilia.
Il lavoro ha seguito delle tracce comuni e non.
Pubblico alcuni "compiti a casa" che sono interessanti:
Intanto, ecco le tassellature di colori prodotte da Fiorella (stakanovista del corso) che ha fatto una sua ricerca approfondendo le possibilità date dalle mescole:

Ed ecco qui la sua ghiandaia, molto lavorata, anche con pennellate più asciutte:
Infatti notate come il colore è più denso e materico, avvicinando il lavoro un po' alla tempera. Complimenti Fiorella!

Altri elogi per la tavola botanica di Marisa, unici due appunti: scurire un po' la corteccia aggiungendo gli spacchi orizzontali, e non avrei messo la farfallina proprio li, fa un po' massa.

Passiamo ora al lavoro svolto.
1-CENNI DI DISEGNO DEI MAMMIFERI , basati sia su una scheda molto elementare presa da Internet (sito citato) che su mie indicazioni. Ecco le schede: nella prima, si individuano dei cerchi come massa del cranio, del torace e del bacino, si allineano sulla colonna vertebrale, poi si aggiungono le zampe con delle articolazioni molto semplificate. Il compito, che pare stupido, è di ricopiare la scheda.
E' stato interessante notare che, rifacendo i disegni, bastava spostare di pochissimo le distanze tra i cerchi o le proporzioni, per avere razze diverse o inventate di animali. 

La seconda fase è stata applicare  il mio "geniale" modo di suddividere la parte vitale (contenente gli organi) e la parte di locomozione (ogni arto) in 5 sezioni, articolate tra  loro. Sottolineo l'importanza delle articolazioni delle zampe, perché la maggior parte dei quadrupedi è digitigrado (cammina sulle dita) o unguligrado (cammina sulle unghie, divenute zoccoli). Plantigradi come noi (che poggiano il tallone o il palmo) sono tra gli altri orsi, tassi,canguri, molti roditori e mustelidi, pachidermi, altri primati.

Anche qui, rifate il disegno dell'omino in piedi e accovacciato (NB noi a 4 zampe da adulti non riusciamo a poggiare il tallone), poi trasformatelo in un orso, un gatto, un cane...questi esercizi aiutano a pensare l'animale "dentro" e a renderlo meglio.
Terza fase: il cinghiale. La scheda è
questa e l'idea è di ridisegnarlo schematicamente, pensando alla struttura.

Questo non va, i volumi dei cerchi non corrispondono alle masse del cranio e del torace e le zampe non sono articolate
questo va molto meglio, ma le zampe anteriori mancano del "pallino" che indica l'articolazione.


POI abbiamo fatto esercizio di calligrafia, potete farlo anche a casa, su fogli a righe o quadretti per mantenere proporzioni e altezze.


QUINDI, dopo aver visto la presentazione del tema del bosco e pineta, siamo passati al rendering delle cortecce ad acquerello. Inserisco le mie e poi quelle realizzate durante il corso.


 L'idea è ricordare sempre  che la corteccia si spacca sia in larghezza- per l'aumento del diametro dell'albero- sia in altezza- per la crescita. Le linee seguono una loro logica, irregolare ma sensata.
Di seguito il bellissimo tronco di Susanna, gli esercizi di Fiorella e gli esperimenti di Piero con le matite acquerellate.


Pinus pinea...

e per finire....

da gennaio sarò a vostra disposizione...ma ora, dopo tre ore di blog, mi riposo! Ciaoooo!


martedì 25 novembre 2014

lezione di sabato 22 novembre e esercizi

Posto qui poche  foto dell'uscita a via Capo due rami, dove il Tevere si biforca, creando l'Isola Sacra. Patrizia ci ha spiegato l'origine della "fiumara piccola" di epoca Imperiale Traianea. Abbiamo osservato numerosi cormorani , alcune folaghe e gallinelle d'acqua, taccole e cornacchie.




Il focus era il disegno del pioppo bianco e del canneto dal vero; come sempre, validi risultati ma errata percezione del rapporto tronco/chioma a favore del primo (è uno standard che ci hanno inculcato da piccoli, ma è facile uscirne osservando e misurando bene!). Qui sotto i disegni vostri e della prof.



Come nel caso dei pini, anche qui vediamo mani diverse al lavoro, e occhi più o meno attenti a "rendere l'idea". Come vedete anche nei mii disegni, si segue il modello ma lo si deve sintetizzare, senza mai perdere di vista gli elementi SALIENTI che lo caratterizzano. Nel pioppo spoglio, sarà l'angolazione stretta dei rami e la chioma a ventaglio semi-aperto, morbido; nel canneto invernale di cannuccia di palude (Phragmites communis), la curvatura parallela dei fusti (ormai un po' secchi quindi più deboli) ,la spiga a bandiera verso il suolo, e le foglie ricadenti tutte dallo stesso lato (sempre per via dei fusti incurvati). Ben diverso è il portamento dell'alta Arundo donax o canna comune, che si erge dritta dietro le cannucce (disegno di Piero, in basso).

Siamo poi tornati a studio e il pioppo bianco è stato il soggetto di una composizione per tavola botanica da parte del GRUPPO II ANNO. Le regole per la composizione : una disposizione armoniosa con attenzione a non far toccare i bordi del foglio o creare "tamponamenti" tra gli elementi. Lasciando anche uno spazio dove inserire, in buona grafia, Populus alba (faremo anche una lezione sulla calligrafia, la prossima volta).

Come compito, gradirei che finiste la tavola botanica o almeno la continuaste prima del 6/12.

GRUPPO I ANNO: abbiamo affrontato i primi elementi di teoria del colore. Primari, secondari, terziari e il cerchio cromatico , che è stato riprodotto da ognuno. 
Avete anche imparato a diluire il colore per ottenere sfumature diverse e schiarirlo con l'acqua ottenendo diversi VALORI TONALI.
Ora, l'esercizio che vi propongo è quello sulle miscele tra complementari.
Come già sapete, i tre primari mescolati insieme danno il nero (in acquerello, grigio scuro).
Ogni coppia di complementari (cioè un primario e il suo secondario opposto sul cerchio) contiene i 3 primari, quindi tende al grigio.
ESERCIZIO: mescolate , in 10 passaggi (TINTE), ogni primario aggiungendo il suo complementare, in 3 sfumature  diverse: denso, medio e molto chiaro (TONI).
Formate tanti quadratini come nell'esempio qui sopra, partendo dal primario puro a finire con un grigio neutro.
TRe strisce di 10 quadratini per ogni primario: sono 90 quadratini.
Terminato il lavoro, marcate con un segno a matita le mescole che ritenete più utili per futuri lavori naturalistici, o che vi piacciono di più.

Sembra semplice ma non lo è. Il blu e il magenta sono molto potenti rispetto al giallo, quindi usate molta moderazione nell'aggiungere il pigmento.
Provate sempre la mescola su un altro foglio prima di metterla giù.

Buon lavoro, come sempre sono a disposizione; ci vediamo il 6 dicembre!

domenica 9 novembre 2014

LEZIONE DI SABATO 8 NOVEMBRE

E' entrata a far parte del nostro corso Fiorella, cui diamo il benvenuto!
Subito messa alla prova con l'Hexaplex e le sue geometrie.
Il bel lavoro di Fiorella, terminato. L'interpretazione della profondità di campo però è falsata: le conchiglie sono viste dall'alto, la sabbia è descritta (bene) in profondità.
Interessante lezione tutta in sede.



GRUPPO I ANNO: anatomia e volo degli uccelli.

GRUPPO II ANNO:
visto che nessuno aveva fatto i "compiti a casa" che avevo dato,(vedi post precedente) li ho fatti recuperare durante la lezione. Peccato, perché così non c'è stato il tempo di maturare la nuova percezione dello spazio.
Mi fa sempre impazzire vedere come avete tutti approcci diversi! 
I giochi geometrici hanno dato esiti disparati.

Aprite l'immagine per leggere i miei commenti.

Il secondo passaggio è stato ricondurre gli elementi geometrici a oggetti reali, rispettando la posizione data.
Ecco qualche risultato:


La prossima volta si farà la sintesi, cercando di comporre elementi della realtà ma pensati come forme astratte.
Ci vediamo sabato 22! Speriamo nel tempo buono per l'uscita alla foce.




giovedì 30 ottobre 2014

Lezione di sabato 25 ottobre

Con un sole sfolgorante, siamo andati in forze al Terzo cancello, guidati da Patrizia Battistini. Un paio di foto per scaldarsi un po'...




Eravate tutti presenti, quindi il lavoro del pomeriggio lo tralascio.

Consigli per il GRUPPO GRAFICA:

terminate l'Hexaplex trunculus a matita, e provate a farlo anche a china (penna 0.1 o 0.2 o pennino molto sottile). Ciò richiede una grande attenzione sui bianchi, andate pianino e tranquilli. 
Niente paura, perché se mettete attenzione in ogni segno, A PRESCINDERE dal risultato finale, rinforzate enormemente il coordinamento tra mano e mente. 
Se l'attenzione cala, lo vedrete subito, ma fa nulla! E ricordatevi di ...respirare : )

Per Stefania: trovati un modello reale- un rametto, un frutto- e riproducilo a matita facendo attenzione che i segni che tracci diano anche un senso di volume o direzione, insomma che seguano i piani tridimensionali ( non come le uova del fratino nella fotocopia)

GRUPPO COLORE (ma anche gli altri se vogliono):
Esercizio di composizione 1.

Prendete 2 fogli A4, uno ponetelo orizzontale, l'altro verticale.
Divideteli in 4 con un righello, tracciando due righe a matita.
In questo modo avete 8 rettangoli.
Ora, all'interno di ogni rettangolo realizzate una cornice a formato verticale- o orizzontale- di larghezze variabili.
In questo modo avete 4 formati orizzontali differenti e 4 verticali differenti.

In ognuno di questi spazi disponete: 3 righe orizzontali- 3 o 5 verticali- 3 forme tonde di misura diversa.
Per la disposizione sentitevi liberi di giocare, ma tenete presente gli spazi "vuoti".

Scegliete i 2 risultati che preferite e copiateli sulla carta grigia.
Campite poi di bianco e nero le aree che volete, ricordando i consigli che vi ho dato sabato.

Cercate di accettare questo lavoro puramente geometrico, perché disinnesca l'area sinistra del cervello. 

Ci vediamo l'8, buone Feste.

venerdì 17 ottobre 2014

Lezione di sabato 11/10

Interessante lezione tutta in sede sabato, con doppia attività.

GRUPPO GRAFICA:
1- tema: alberi, il pino.
Tutti i presenti hanno disegnato il pino fuori dal CEA, sotto il sole.
L'esercizio doveva essere il completamento dei "compiti" che vi avevo dato nel post precedente ma che quasi nessuno aveva fatto...i piccoli segni che descrivono diverse chiome e trame.
Osservate questi tre disegni, straordinariamente diversi, e notate che "sapore" diverso hanno le tre chiome. Questo aspetto si chiama "stile" e, più maturo o meno, è il nostro "marchio di fabbrica" unico e personale.
Dati due disegnatori, non possono fare due disegni identici della stessa cosa.
 ingrandite l'immagine; sono tutti belli e...potrebbero tutti essere anche altro, togliendo il tronco; cioè usando un particolare, potremmo descrivere anche1- un riccio, 2-una nuvola e 3- un ginepro.

Scopo del corso è arrivare, man mano, ad avere "il" segno che coglie la natura del soggetto in modo inequivocabile, senza mortificare il nostro stile.

CONSIGLIO: esercitatevi ancora con i segni, sbizzarritevi nei ritmi e sequenze per descrivere superfici, volumi, trame.

2-CHINA: la linea.
Altro esempio realizzato nel pomeriggio è l'uso degli spessori della linea per suggerire ombre e volumi. Asciutto, elegante e adatto a illustrazioni scientifiche o vignette.


3- CHIAROSCURO SU CARTA GRIGIA

un esercizio  svolto anche nella sessione passata, che  insegna a valutare i toni a partire dal tono medio.


GRUPPO COLORE:
-si è proseguito con i lavori sul tema marino. Solo Emilia, che aveva un bozzetto già efficace, è riuscita a portare a casa un lavoro completo per 2/3 . Le altre hanno ancora faticato sui bozzetti.
CONSIGLIO: il bozzetto è l'impalcatura del dipinto, se non si ha il modello davanti. E' lo spazio che cerchiamo nella mente per renderlo efficace sulla carta.
Nel campo naturalistico, oltre alle regole della composizione, deve valere anche la verosimiglianza, l'ambientazione e la scala corretta in cui collocare gli elementi in proporzione.
Poiché raramente ci sono prospettive vere e e proprie in natura, la profondità e la scala si deducono conoscendo le misure di ogni elemento e collocandoli  correttamente tra loro e in profondità diverse. Immaginare di "essere lì" è il modo migliore. Poi non dimenticare luci e ombre, che devono essere coerenti in tutta la composizione.
ESERCIZIO: andate avanti con il lavoro e mandatemi una foto quando siete a buon punto con il bozzetto, per un consiglio.


Qui- la foto è sovraesposta- manca la base della posidonia, il colore della pianta è troppo chiaro e caldo per essere in fondo al mare e più lontano dalla seppia (l'acqua è più densa dell'aria), insomma Emilia ci deve lavorare ancora un po'.

CI VEDIAMO SABATO 25 CON USCITA SULLE DUNE

martedì 30 settembre 2014

Lezione del 27/9/14: riassunto e consigli



Uscita: con Simone ci siamo mossi in pineta e abbiamo esaminato alcune relazioni tra specie, per esempio lo Smylax (stracciabraghe) che si arrampica sulle piante ospiti per raggiungere la luce, al contempo proteggendole con le spine dagli erbivori. Le spine proteggono anche gli uccelli, che liberano le piante dai parassiti. Alcune relazioni simbiotiche sono meno disegnaabili: il lichene, per esempio, che è una simbiosi tra un fungo e un'alga, ma anche le micorrize , funghi sotterranei che scambiano sali e zuccheri con le radici delle piante arboree; senza questo scambio non ci sarebbe la macchia mediterranea.
Mentre discutevamo di questo, un merlo ha allontanato un gheppio che era posato sopra le nostre teste- senza che lo sapessimo!



Abbiamo disegnato dal vero e raccolto alcuni rametti e licheni da disegnare in sede (per i nuovi iscritti).

TEMA: ALBERI Questi gli esempi che ho fatto dal vivo per esercitare la mano a creare movimenti diversi, adatti al fogliame che si vuole descrivere.




studio velocissimo di leccio: movimento della mano a zig-zag irregolare per rendere le foglie appuntite,ombre profonde che rendono le masse in basso, cima illuminata con le foglie più ascendenti.

studio di struttura di pino con luci e ombre

SEMPRE IN TEMA ALBERI allego alcune immagini tratte dal libro "Arborario grafico" di Diego Maestri, un architetto appassionato di alberi, che riporta anche grafismi cinesi. Se le stampate possono essere utili ESERCIZI PER INSEGNARE ALLA MANO NUOVI MOVIMENTI. adatto a tutti.



IL SECONDO ANNO: LA COMPOSIZIONE dell'immagine marina.

Impegnarsi a capire cos'è che accade all'interno del formato prescelto: dinamiche di movimento, pieno/vuoto, punto focale, elementi primari e secondari, equilibrio.

Come? tramite bozzetti a mano libera, con aggiunta di luci e ombre, anche su carta mi-teinte (che aiuta) e controllo allo specchio.
Tenere presente: che noi leggiamo le immagini da sx a dx e dall'alto in basso
 Evitare:  elementi identici, due o pipunti focali, annullamento dei vuoti per troppi elementi, regolarità da "carta da parati".
Cercare: movimento e armonia, un percorso per l'occhio che non arrivi subito al soggetto principale, illusione di profondità e disposizione naturale degli elementi.

esercizio da fare prima dell'11: tanti bozzetti, fino a quello che ci soddisfa. Controllatelo allo specchio e , se volete, mandatemelo per e-mail per un parere e consiglio.

Dopodichè trasferitelo a china sulla carta da ricalco nel formato definitivo, e poi su quella da acquerello usando la trasparenza o la carta grafitata. L'11 proseguiremo con il colore.