Interessante lezione tutta in sede sabato, con doppia attività.
GRUPPO GRAFICA:
1- tema: alberi, il pino.
Tutti i presenti hanno disegnato il pino fuori dal CEA, sotto il sole.
L'esercizio doveva essere il completamento dei "compiti" che vi avevo dato nel post precedente ma che quasi nessuno aveva fatto...i piccoli segni che descrivono diverse chiome e trame.
Osservate questi tre disegni, straordinariamente diversi, e notate che "sapore" diverso hanno le tre chiome. Questo aspetto si chiama "stile" e, più maturo o meno, è il nostro "marchio di fabbrica" unico e personale.
Dati due disegnatori, non possono fare due disegni identici della stessa cosa.
ingrandite l'immagine; sono tutti belli e...potrebbero tutti essere anche altro, togliendo il tronco; cioè usando un particolare, potremmo descrivere anche1- un riccio, 2-una nuvola e 3- un ginepro.
Scopo del corso è arrivare, man mano, ad avere "il" segno che coglie la natura del soggetto in modo inequivocabile, senza mortificare il nostro stile.
CONSIGLIO: esercitatevi ancora con i segni, sbizzarritevi nei ritmi e sequenze per descrivere superfici, volumi, trame.
2-CHINA: la linea.
Altro esempio realizzato nel pomeriggio è l'uso degli spessori della linea per suggerire ombre e volumi. Asciutto, elegante e adatto a illustrazioni scientifiche o vignette.
GRUPPO GRAFICA:
1- tema: alberi, il pino.
Tutti i presenti hanno disegnato il pino fuori dal CEA, sotto il sole.
L'esercizio doveva essere il completamento dei "compiti" che vi avevo dato nel post precedente ma che quasi nessuno aveva fatto...i piccoli segni che descrivono diverse chiome e trame.
Osservate questi tre disegni, straordinariamente diversi, e notate che "sapore" diverso hanno le tre chiome. Questo aspetto si chiama "stile" e, più maturo o meno, è il nostro "marchio di fabbrica" unico e personale.
Dati due disegnatori, non possono fare due disegni identici della stessa cosa.
ingrandite l'immagine; sono tutti belli e...potrebbero tutti essere anche altro, togliendo il tronco; cioè usando un particolare, potremmo descrivere anche1- un riccio, 2-una nuvola e 3- un ginepro.
Scopo del corso è arrivare, man mano, ad avere "il" segno che coglie la natura del soggetto in modo inequivocabile, senza mortificare il nostro stile.
CONSIGLIO: esercitatevi ancora con i segni, sbizzarritevi nei ritmi e sequenze per descrivere superfici, volumi, trame.
2-CHINA: la linea.
Altro esempio realizzato nel pomeriggio è l'uso degli spessori della linea per suggerire ombre e volumi. Asciutto, elegante e adatto a illustrazioni scientifiche o vignette.
3- CHIAROSCURO SU CARTA GRIGIA
un esercizio svolto anche nella sessione passata, che insegna a valutare i toni a partire dal tono medio.
GRUPPO COLORE:
-si è proseguito con i lavori sul tema marino. Solo Emilia, che aveva un bozzetto già efficace, è riuscita a portare a casa un lavoro completo per 2/3 . Le altre hanno ancora faticato sui bozzetti.
CONSIGLIO: il bozzetto è l'impalcatura del dipinto, se non si ha il modello davanti. E' lo spazio che cerchiamo nella mente per renderlo efficace sulla carta.
Nel campo naturalistico, oltre alle regole della composizione, deve valere anche la verosimiglianza, l'ambientazione e la scala corretta in cui collocare gli elementi in proporzione.
Poiché raramente ci sono prospettive vere e e proprie in natura, la profondità e la scala si deducono conoscendo le misure di ogni elemento e collocandoli correttamente tra loro e in profondità diverse. Immaginare di "essere lì" è il modo migliore. Poi non dimenticare luci e ombre, che devono essere coerenti in tutta la composizione.
ESERCIZIO: andate avanti con il lavoro e mandatemi una foto quando siete a buon punto con il bozzetto, per un consiglio.
Qui- la foto è sovraesposta- manca la base della posidonia, il colore della pianta è troppo chiaro e caldo per essere in fondo al mare e più lontano dalla seppia (l'acqua è più densa dell'aria), insomma Emilia ci deve lavorare ancora un po'.
CI VEDIAMO SABATO 25 CON USCITA SULLE DUNE
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