domenica 22 marzo 2015

Lezione sui verdi in acquerello

Sabato 21, primo giorno di  Primavera, abbiamo a grande richiesta lavorato sul verde.

Un colore secondario, cioè derivante dai due primari giallo e blu (ciano), ma presente in tutte le scatoline degli acquerelli con almeno due tonalità, calda (sap green, di norma, color erba fresca) e fredda (viridian,smeraldo trasparente).
Pressappoco i due pennarelli- (per i più fortunati, 4-5 con verde acqua, verde oliva e verde scuro)- con i quali da bambini ci siamo cimentati a colorare alberi, foglie e prati.
Nelle nostre sinapsi quindi c'è il ricordo "fossile" di un "verde" semplice, puro e già pronto.
Un verde molto SATURO ma che raramente si trova in natura.

Come già sperimentato nella prima lezione sul colore, esistono centinaia di miscele che,partendo dai tre colori primari, si dividono in CALDE (tendenti al giallo) e FREDDE (tendenti al blu).

Sabato quindi, abbiamo fatto diversi studi. 
Dapprima abbiamo usato i COMPLEMENTARI AFFINI.
1-Partendo  dai verdi presenti nella scatolina li abbiamo divisi tra caldi e freddi, scegliendone due per ogni tipo. 
2-Abbiamo quindi miscelato VERDI CALDI CON ROSSI CALDI (cadmio) e VERDI FREDDI CON ROSSI FREDDI (carminio, magenta) E VIOLETTO.
I complementari smorzano la purezza del verde , togliendo  SATURAZIONE, ma usando quelli affini si mantiene una maggiore brillantezza.
Poiché ognuno ha usato i pigmenti che aveva, i risultati variano molto e anche la modalità con cui ciascuno ha interpretato il compito. 
Obbligatorio scrivere i nomi dei colori utilizzati per ogni miscela, e fortemente consigliato miscelare anche con più o meno acqua, per vedere l'effetto con maggiore o minore luminosità.
3-Poi abbiamo miscelato i verdi saturi dei godets con il grigio neutro, che abbassa la LUMINOSITà senza influire sulla TONALITA'. Altre piacevoli scoperte di tinte ricche e profonde.
4-Quindi abbiamo abbinato COMPLEMENTARI OPPOSTI, caldo-freddo e freddo-caldo.
In queste miscele si perde SATURAZIONE E BRILLANTEZZA.


5- Poi abbiamo scelto i verdi più piacevoli (ognuno il suo) e li abbiamo riprodotti su un foglio "campionario"; con il doppio scopo che, riproducendoli, non era più una scoperta casuale , e inoltre si memorizzava no i pigmenti. 
Al campionario vanno aggiunti anche i preferiti scaturiti dalle seguenti miscele:

6- Indaco + giallo limone e indaco+ giallo cadmio scuro (tendente all'arancio). Essendo l'indaco un colore che contiene blu e nero, crea dei verdi molto scuri e cupi, tipo conifere.

Michela ha realizzato tutta la gradazione
7- Nero + giallo limone e nero+ giallo cadmio, crea dei verdi oliva molto belli!
8- Blu phtalo ,o blu intenso,  o ciano, o blu primario, con terra di Siena bruciata ,e poi con terra di Siena naturale oppure ocra. (1+1) E' un blu puro e vibrante, si ottengono dei verdi molto belli.
9- Blu oltremare con le stesse mescole di terre: NON da' verdi, ma è tanto per capire quanto sia un blu impuro!
10- Blu oltremare + i due gialli di cui sopra. Da' dei verdi piuttosto spenti, trattandosi di un blu tendente al rosso.
Piero ha preferito andare per sovrapposizioni e non per miscele.
provare sempre il colore su un foglio a parte!
A questo punto la prova del 9: passare alle foglie raccolte all'uopo e vedere se ci si raccapezzava meglio. Ebbene si, facendo i colori e ragionandoci su si interpretano meglio!


Avviso agli assenti: sono ore di lavoro, ma molto remunerative. Non voglio più vedere mescole di verdi+verdi!

Per concludere, chi vuole capire di più sui colori può acquistare l'illuminante libro di Betty Edwards, L'arte del colore, Longanesi.
A sabato prossimo!

Nessun commento:

Posta un commento